Spiegazione delle parabole di Gesù

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L'artefice non riesce a modellare la resina pregiata (337.4)



Sono stato mandato a lavorare i cuori alla Verità e alla Salute. Mi sono venuti nelle mani cuori di ferro, di piombo, di stagno, di alabastro, di marmo, d’argento, d’oro, di diaspro, di gemme. Cuori duri, cuori selvaggi, cuori troppo teneri, cuori volubili, cuori induriti dai dolori, cuori preziosi, ogni genere di cuori. Li ho lavorati tutti. E molti li ho modellati secondo il desiderio di chi mi ha mandato. Taluni mi hanno ferito mentre li lavoravo, altri hanno preferito rompersi anziché lasciarsi lavorare fino in fondo, ma magari con odio, serberanno sempre un ricordo di Me.
Voi siete in lavorabili. Caldo di amore, pazienza d’istruzione, freddo di rimproveri, fatica di scalpello, nulla serve su voi. Appena levo le mani, voi tornate quali eravate. Dovreste fare una cosa sola per essere mutati: abbandonarvi totalmente a Me. Non lo fate. Non lo farete mai. Il Lavorante, desolato, vi abbandona al vostro destino, ma poiché è giusto, non vi abbandona tutti a un modo. Nella sua desolazione sa scegliere ancora i meritevoli del suo amore, li conforta e benedice.