Le parabole di Gesù

(023)

Il buon samaritano (281.10)

"Un uomo scendendo da Gerusalemme a Gerico per le gole delle montagne incappò nei ladroni, i quali dopo averlo ferito crudelmente lo spogliarono di ogni suo avere e fin delle vesti, lasciandolo più morto che vivo sul bordo della strada.
Per la stessa via passò un sacerdote che aveva cessato il suo turno al tempio. Oh! era ancor profumato degli incensi del Santo! E avrebbe dovuto avere l'anima profumata di bontà soprannaturale e di amore, essendo stato nella casa di Dio, quasi a contatto coll'Altissimo. Il sacerdote aveva fretta di tornare alla sua casa. Guardò dunque il ferito ma non si arrestò. Passò oltre sollecito lasciando il disgraziato sulla proda.
Passò un levita. Contaminarsi lui che deve servire nel Tempio? Ohibò! Raccolse la veste perchè non si sporcasse di sangue, gettò uno sguardo fuggente su colui che gemeva nel suo sangue e affrettò il passo verso Gerusalemme, verso il Tempio.
Terzo, venendo dalla Samaria, diretto al guado, venne un samaritano. Vide il sangue, si fermò, scoperse il ferito nel crepuscolo che si infittiva, scese dal giumento, si accostò al ferito, lo ristorò con un sorso di vino gagliardo, strappò il suo mantello per farne fasce, e lavate e unte le ferite prima con aceto e poi con olio, gliele fasciò con amore, e caricato il ferito sul suo giumento guidò con accortezza la bestia, sorreggendo nel contempo il ferito, confortandolo con buone parole, non preoccupandosi della fatica nè sdegnandosi per essere questo ferito di nazionalità giudea.
Giunto in città lo condusse in albergo, lo vegliò per tutta la notte e all'alba, vedendolo migliorato, lo affidò all'oste, pagandolo in anticipo con dei denari e dicendo: <Abbine cura come fossi io stesso. Al mio ritorno quanto avrai speso in più io te lo renderò, e con buona misura, se bene avrai fatto>. E se ne andò.
"Dottore della Legge, rispondimi. Quale di questi tre fu <prossimo> per colui che incappò nei ladroni? Forse il sacerdote? Forse il levita? O non piuttosto il samaritano che non si chiese chi era il ferito, perchè era ferito, se faceva male a soccorrerlo perdendo tempo, denaro e risicando di essere accusato di essere il feritore?"
Il dottore della legge risponde: "Fu <prossimo> costui, perchè ebbe misericordia".