Le parabole di Gesù

(047)

Io sono il buon pastore (518.5)

E sono Colui che è venuto a radunare il gregge rimasto senza guida e a condurlo in un unico ovile: in quello del Padre.
Io sono la porta dell'Ovile perchè sono insieme Porta e Pastore. E vi entro e vi esco come e quando voglio. E vi entro liberamente, e dalla porta, perchè sono il vero Pastore.
Quando uno viene a dare alle pecore di Dio altre indicazioni, o cerca di traviarle portandole ad altre dimore e ad altre vie, non è il buon Pastore, ma è un pastore idolo. E così chi non entra dalla porta dell'ovile, ma cerca di entrarvi da un'altra parte scavalcando il recinto, non è il pastore ma un ladro e un assassino che vi entra con l'intento di rubare e di uccidere, perchè gli agnelli predati non abbiano voce di lamento e non richiamino l'attenzione dei guardiani e del pastore. Anche fra le pecore del gregge d'Israele cercano di insinuarsi dei falsi pastori per traviarle fuori dai pascoli, lontano dal Pastore vero. E vi entrano disposti anche a strapparle dal gregge con la violenza, e all'occorrenza sono anche disposti ad ucciderle e colpirle in tante maniere, perchè non parlino dicendo al Pastore le astuzie dei falsi pastori nè gridino a Dio di proteggerle contro i loro avversari e gli avversari del Pastore.
Io sono il buon Pastore e le mie pecore mi conoscono, e mi conoscono coloro che sono in eterno i portinai del vero Ovile. Essi hanno conosciuto Me e il mio Nome e lo hanno detto perchè fosse noto ad Israele, e mi hanno descritto e preparato le mie vie, e quando la mia voce si è udita, ecco che l'ultimo di essi mi ha aperto la porta dicendo al gregge in attesa del vero Pastore, al gregge stretto intorno al suo bastone: "Ecco! Questo è Colui di cui ho detto che viene dietro di me. Uno che mi precede perchè esisteva prima di me ed io non lo conoscevo. Ma per questo, perchè siate pronti a riceverlo, sono venuto a battezzare con l'acqua, affinchè fosse manifestaton in Israele". E le pecore buone hanno sentito la mia voce e quando le ho chiamate per nome esse sono accorse e le ho condotte meco, così come fa un vero pastore noto alle pecore che lo riconoscono alla voce e lo seguono dovunque egli vada.
E quando le ha fatte uscire tutte cammina davanti ad esse, ed esse gli vanno dietro perchè amano la voce del pastore. Mentre non vanno dietro ad uno straniero, ma anzi fuggono lontano da lui perchè non lo conoscono e lo temono. Io pure cammino davanti alle mie pecore per segnare loro la via ed affrontare per primo i pericoli e segnalarli al gregge, che voglio condurre in salvo nel mio Regno.

(Spiegazione)