Trinità Santissima

Dai Quaderni

  • La nostra Trinità è luce. Un'illimitata luce. Sorgente a Se stessa, vivente di Se stessa, operante in Se stessa. L’universo non è tanto grande quanto Essa è infinita. La sua essenza empie i Cieli, scorre sul Creato, domina sugli antri infernali. Non vi penetra – sarebbe finito l’Inferno -  ma li schiaccia col suo rutilare che è beatifico nel Cielo, confortatore sulla terra, terrorifico nell’Inferno. Tutto è trino in Noi. Le forme, gli effetti, i poteri. 1-7-43

  • Dentro il cerchio eternale del Padre è un secondo cerchio, generato dal Padre, diversamente operante eppure non contrariamente operante , perché l’Essenza è una. Esso è il Figlio. La sua luce, più vibrante, non dà soltanto la vita ai corpi, ma dà la Vita alle anime che l’avevano perduta, mediante il suo  Sacrificio. E’ un dilagare di raggi potenti e soavi che nutrono la vostra umanità e ammaestrano la vostra mente.
    All’interno del secondo cerchio, prodotto dai due operare dei primi cerchi, è un terzo cerchio dalla luce ancora più vibrante e accesa. E’ lo Spirito Santo. E’ l’Amore prodotto dai rapporti del Padre col Figlio, tramite fra i Due, e conseguenza dei Due, meraviglia delle meraviglie.
    Il Pensiero creò la Parola e il Pensiero e la Parola si amano. L’Amore è il Paraclito. Esso opera sullo spirito vostro, sulla vostra anima, sulla vostra carne, poiché consacra tutto il tempio, creato dal Padre e redento dal Figlio, della vostra persona, creata a immagine e somiglianza di Dio Uno e Trino. Lo Spirito Santo è crisma sulla creazione, fatta dal Padre, della vostra persona, è grazia per fruire del Sacrificio del Figlio, è Scienza e Luce per comprendere la Parola di Dio. Luce più ristretta, non perché sia limitata rispetto agli altri, ma perché è lo Spirito dello Spirito di Dio, e perché, nella sua condensazione, è potentissima come è potentissima nei suoi effetti.
    Per questo Io dissi: “Quando verrà il Paraclito vi istruirà”. Neppure Io che sono il Pensiero del Padre divenuto Parola, posso farvi capire quanto può,  con un solo balenare, farvi capire lo Spirito Santo.
    Se davanti al Figlio ogni ginocchio si deve curvare, davanti al Paraclito si deve inchinare ogni spirito, perché lo Spirito dà vita allo spirito. E’ l’Amore che ha creato l’Universo, che ha istruito i primi servi di Dio, che ha spinto il Padre a dare i comandamenti, che ha illuminato i Profeti, che ha concepito con Maria il Redentore, che ha messo Me sulla Croce, che ha sostenuto i Martiri, che ha retto la Chiesa, che opera i prodigi della grazia. 1-7-43

  • La nostra Trinità, la nostra triplice ed una natura si fissa in un unico splendore in quel punto da cui si genera tutto quanto è, in un eterno essere. 1-7-43

  • In Dio tutto è in un eterno presente. E tutto è perfetto e compiuto. Ma Dio non è mai inoperoso. Egli genera continuamente.
    Le Tre Persone che si amano e che amano la loro opera, sono come altrettanti sorgenti di calore  che convergono in un punto solo, da cui poi si riversano sull’universo. 18.7.43 

  • Rimanendo fedeli alla mia Parola rimanete fedeli all'eterna Trinità nostra, perché se amate il Verbo amate anche l’origine di Esso e amando Esso amate anche lo Spirito Santo che ha, insieme al Padre, provveduto a mandare il Cristo  in terra per  darvi la Dottrina di Vita e la Redenzione.
    Ecco perché non è vero fedele colui che ama Me e non ama la mia Origine e non ama il mio Fattore: l’Amore, perché è l’Amore che ha generato il Cristo ai viventi, come il Padre ha generato il Figlio-Verbo, è l’Amore che ha generato all’uomo il Redentore unendo le due nature divina e umana in un unico nodo di fuoco dal quale è venuto al mondo la Luce vera.
    Colui che ama Uno solo della Triade Santa e non ama gli Altri Due, colui non è un vero fedele e manca verso la Carità e la Fede. Mancando verso la Fede manca anche verso la Verità, perché mette in dubbio  la Verità che Io sono venuto a portarvi e si rifiuta di conoscerla mettendo un impedimento alla sua intelligenza. 27-9-43

  • Il Padre, il Figlio, e lo Spirito Santo, Tre che sono Uno, tre Amori che si cercano, si contemplano, si lodano a vicenda, avvolti e stretti in un unico gorgo d’amore incandescente che fa dei Tre distinti una unità inscindibile. 11-10-43

  • ll fuoco porta velocemente  presso al Fuoco, presso Dio Uno e Trino che è la perfezione dell’Amore, che è l’amore stesso, e che ad ogni attimo di tempo rinnova ed espande il suo ardore che va dal Centro  ai Tre  e dai Tre all’Unità,  con ineffabili, e non comprensibili a mente umana, moti di amore, e, come onda da chiusa sorgente trabocca poi e si espande  sull’Universo e lo abbraccia, lo feconda, lo attira, dà ad esso vita e chiede di ricevere le vite create per portarle a conoscere l’Amore, ossia Sé stesso, con la perfezione che non è più delle creature mentre sono separate dal Creatore, ma delle creature quando sono nuovamente raccolte sul seno del Creatore. 14-10-43

  • Non temete di accostarvi a Noi che vi amiamo. Non scindete la nostra Unità amando Uno e non gli Altri. Noi ci amiamo e siamo uniti dall’amore. Fate il somigliante.
    Il Figlio non deve farvi trascurare il Padre. Egli non  lo fa. Egli v'insegna ad amarmi e dalle sue labbra sante ho fatto prorompere la preghiera perfetta al Padre dei Cieli. Il Figlio non deve farvi trascurare lo Spirito Santo. Egli non lo fa. Come sulle soglie della predicazione v'insegna a pregare Me, Padre Santo, così sulle soglie della Passione v'insegna ad amare il Paraclito che sarà l’illuminatore della Verità insegnata.
    Senza il Padre non avreste avuto il Figlio, e senza il Figlio non potreste avere avuto lo Spirito. Senza lo Spirito non potreste comprendere la Parola e senza comprendere la Parola seguire da giusti i suoi dettami e conquistare il possesso del Padre. 24-11-43

  • Dal vortice di ardori che è la nostra Trinità santa, partono i tre amori che convergono nel centro, là dove la nostra Divinità si unifica e splende. Là è il vertice dell’Amore fatto dai tre amori insieme riuniti, e per portare un paragone umano potrei dire che là è il cuore della nostra santa Trinità. 25-11-43

  • Per il Cristo tutte le cose sono state fatte, ma tutte le cose sono state fatte da Me-Amore, perché sono Io che con la mia segreta forza mossi il Creatore ad operare il prodigio.
    Io ero quando nulla era e Io sarò quando rimarrà unicamente il Cielo.
    Io sono l’ispiratore della creazione dell’uomo (…)
    Io sono Quello che a placare il Padre, infusi l’idea dell’Incarnazione e scesi, fuoco creatore, a farmi germe nelle viscere immacolate di Maria, e risalii fatto Carne sulla Croce e dalla Croce al Cielo per stringere in anello d’amore la nuova alleanza fra Dio e l’uomo, come in amplesso d’amore avevo stretto il Padre e il Figlio generando la Trinità.
    Il Padre è su voi, il Figlio in voi, ma Io Spirito, sono nel vostro spirito e vi santifico con la mia presenza. 25-12-43

  • Poiché siamo inscindibili nella nostra Trinità, e nel Cristo vi è il Padre, il Figlio e il Divino Spirito. Il Figlio non è che la Parola del Padre che ha preso forma per esser a voi Redenzione. Ma il suo annichilimento non spezza l’unione delle Tre Persone, poiché la Perfezione di Dio non conosce limitazioni e separazioni. 29-12-43

  •  “Ti ringrazio, o Padre, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate agli umili”.   Nel dire “Padre” dicevo anche “Spirito”, poiché Uno è il Padre con lo Spirito ed Io sono con Loro, e chi benedice Uno benedice i Tre, e chi è amato da Uno è nelle braccia dei Tre, poiché non vi sono tre dei ma un Dio solo dalla triniforme natura e dall’unica unità.
    Grande il Padre, grande il Figlio, grande lo Spirito, potente il Padre, potente il Figlio, potente lo Spirito. Santo il Padre, santo il Figlio, santo lo Spirito. In uguale misura..
    Viene  il Padre nella sua unità che ci genera. Viene il Figlio con la sua origine che  salva. Viene lo Spirito con la sua settiforme fiamma che santifica. 4-1-44

  • Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, devono essere nei vostri cuori perché possiate comprendere i segreti di Dio nelle sue triplici manifestazioni di Potenza, Redenzione, Amore. Il Padre è sempre presente nei suoi figli veri con la sua Bontà, il Figlio con la sua Dottrina, e lo Spirito con la sua Luce, perché mai esso è assente dove è santificazione, e la parola del mio Gesù è santificazione permessa dal volere del Padre che vi ama. 14-2-44

  • Descrizione del Paradiso. 25-5-44

  • E vidi Dio Padre: Splendore nello splendore del Paradiso. Linee di luce splendidissima, candidissima,incandescente. (..)
    Di fronte al Padre Iddio era Dio Figlio. Nella sua veste di Corpo glorificato su cui splendeva l’abito regale che ne copriva le Membra SS. senza celarne la bellezza super indescrivibile. Maestà e Bontà si fondevano in questa sua Bellezza. I carbonchi delle cinque Piaghe saettavano  cinque spade di luce su tutto il Paradiso e aumentavano lo splendore di questo e della sua Persona glorificata.(..)
    Ma lo Spirito non concentrava i suoi fulgori unicamente su Maria. Grande la Madre nostra. Seconda solo a Dio. Ma può un bacino, anche se grandissimo,  contenere l’oceano? No. Se ne empie e ne trabocca. Ma l’oceano ha acque per tutta la terra. Così la luce dell’Amore. Ed essa scendeva in perpetua carezza sul Padre  e sul Figlio, li stringeva in un anello di splendore. E si allargava ancora, dopo essersi beatificata col contatto del Padre e del Figlio che rispondevano con amore all’Amore, e si stendeva su tutto il Paradiso. (…)
    Vedo che il Padre per amore del Figlio, al quale vuole dare sempre più grande numero di seguaci, crea le anime. Oh!  che bello!  Esse escono come scintille, come petali di luce, come gemme globulari, come non sono capace di descrivere, dal Padre. E’ uno sprigionarsi incessante di nuove  anime……(..)
    Il Figlio per zelo per il Padre suo, riceve e giudica, senza soste, coloro che, cessata la vita, tornano all’Origine per essere giudicati. (…)
    E’ qui che comprendo ciò che  è il Paradiso. E ciò di che è fatta la sua Bellezza, Natura, Luce e Canto. E’ fatta dall’Amore. Il Paradiso è Amore. E’ l’Amore che in esso crea tutto. E’ l’Amore  la base su cui tutto si posa. E’ l’Amore l’apice da cui tutto  viene.
    Il Padre opera per Amore. Il Figlio giudica per Amore. Maria vive per Amore. Gli angeli cantano per Amore. I beati osannano per Amore. Le anime si formano per Amore. La Luce è perché è l’Amore. Il canto è perché è l’Amore. Oh! Amore! Amore! Amore!  25-5-44

  • Quel Cuore è perché Io l’ho formato. Io, l’Amore, sono il generatore dell’Umanità SS. del Verbo, e il suo Cuore è l’amor degli amori dello stesso Amore divino, è l’Anima più ardente del trino Fuoco. In esso Cuore è il Padre, il Verbo e lo Spirito, ma lo Spirito, essendo ciò che forma un Uno delle e con le due prime Persone e con Esse compie la Triade SS., è l’Ospite eletto del cuore amorosissimo. Tutto Dio si compiace in quel Cuore e vi abita. Ché se è detto che voi siete templi dello Spirito Santo e si suppone, dalla limitatezza umana, che il trono allo Spirito sia nell’organo generatore della vita e suscitatore degli affetti, quale trono, in quel tempio più sacro di qual che sia tempio, o costrutto dall’uomo o dall’uomo generato, avrò mai più bello, più santo, è più sacro, più mio, di questo?
    Il Cuore di Gesù Cristo! Formato dai fuochi della Carità e dai gigli della Purissima! Se gli uomini sapessero capire ciò che è il Cuore di Cristo! Ma appena i Serafini possono penetrare nell’incandescenza di questa perfezione d'amore che è il Cuore di Dio, Perfezione della Perfezione. Pensa,  anima mia. Dio, l’Incorporeo, l’Eterno, che si orna dell’organo perfetto nella perfetta creazione dell’uomo e in esso vi richiude tutto il Paradiso perché sia testimonio dell’annichilimento sublime del Verbo e si perfezioni nella Carità. Se gli angeli potessero svelare i misteri del Cielo, vi direbbero che alla evangelizzazione della terra col Cristo docente, corrispose la grande lezione data a tutti i celesti cori di come si raggiunge l’amore perfetto: annichilendosi un Dio sino alla morte per amore di Dio e degli uomini.  1.6.46

  • Gesù è il Compendio dell’amore dei Tre. Gesù è il Compendio di ciò che è la Ss. Trinità e Unità di Dio. E’ la Perfezione dei Tre compendiata in Uno solo.  E’ l’infinita, multiforme Perfezione compendiata in Gesù. Un abisso di Perfezione davanti al quale si prostrano adorando le milizie celesti e le beate moltitudini del Paradiso. Un abisso di Amore che potè essere, e può essere compreso e accettato solo da coloro che posseggono amore. 20-1-46

  • Il Verbo  santo in Sé accentra tutto Dio nel Volere, Potere, Sapere, Amore e ogni altro attributo; in Sé ha tutto ciò che Noi siamo  (..) 23-2-46

  • (…) Essendo che  solamente Noi Uni e Trini ci conosciamo e di noi godiamo con pienezza di gaudio generandoci per questo  gaudioso  amore che è conoscenza della nostra perfettissima Perfezione.  28-1-47


    Da "L'Evangelo come mi è stato rivelato"

  • Il Verbo conosce il Pensiero e il Pensiero conosce il Verbo, e lo ama, comunicandosi a Lui coi suoi tesori per farlo partecipe di Esso. L’Amore stringe i legami e ne fa una sola Perfezione. E’ la Triade che si ama e che divinamente si forma, si genera, procede e completa.
    Ogni pensiero santo è nato nella Mente Perfetta, ed è riflesso nella mente del giusto. 160.6

  • Io, glorioso al fianco del Padre, vi manderò il Fuoco, la Forza che procede dal mio essere per generazione dal Padre e che lega il Padre e il Figlio in un anello indissolubile, facendo di Uno, Tre: il Pensiero, il Sangue, l’Amore. 361.5

  • Tutto l’insegnamento  e tutte le opere del Cristo  sono testimonianza del Padre e rivelazione del mistero incomprensibile della SS. Trinità . Di quella SS. Trinità per la quale fu possibile la Creazione, la Redenzione, la Santificazione dell’uomo. Di quella  SS. Trinità per la quale,  senza distruggere la prima creazione che s’era corrotta, potè aversi una ricreazione, o novella creazione di una coppia senza macchia: di una nuova Eva e di un nuovo Adamo, mezzo a ricreare alla Grazia e quindi a ristabilire l’ordine violato e il fine ultimo tra e per gli uomini venuti da Adamo. 568-50  Ap 4°


    Lezioni sull'epistola di Paolo ai romani

  • Per questo la Perfezione infinita ed eterna – che è Amore, che è Ordine, che è Armonia superperfetta al punto da essere Una e  Trina senza che ciò porti ad annullamento o confusione di una Persona o delle Persone,  che restano ben distinte pur essendo così armonicamente fuse dall’Amore sino ad essere una perfetta Unità e che tale perfezione ripete in diversa forma ma  con uguale ordine nel Verbo fatto Carne, nel quale,  Divinità e Umanità si unirono senza confondersi o sopraffarsi, ognuna delle due qualità restando ciò che era, senza separazione del Figlio dal Padre, senza abusivo privilegio della Umanità del Cristo per essere Egli Dio. (...)
  • 19-1-50 Rm


    Dal Libro di Azaria

  • Il nostro SS. Iddio è Tre pur essendo Uno. E ognuno dei Tre ha i suoi attributi speciali che non mancano negli altri ma che più particolarmente rifulgono in Uno, e che uniti dall’Amore, attributo comune, formano l’inconcepibile e perfettissima Perfezione del Nostro Signore Iddio Uno e Trino. Az 10.3.46

  • Dio è, il Multiforme e l’Uguale, Colui che si completa in Sé stesso, ma non si supera per prevalere di Una su un’altra delle sue parti, perché prevalenza, e spirito di prevalenza, è già egoismo, e Dio non conosce egoismo, perché in Dio è Ubbidienza nel Figlio, Aderenza nello Spirito a splendere presso la Potenza del Padre, ma non mai spirito di sopraffazione di Uno, volta a svalutare le azioni degli altri Due. Az  9.6.46

  • E’ un mistero l’Unità  e Trinità di Dio. Nessuno per santo che sia lo può penetrare. Neppure quelli ai quali  fu rivelato in parte – che tutto non può essere detto a chi è ancora mortale- possono dire di averlo conosciuto. E’ un così abbagliante mistero che l’uomo non può affissarsi per conoscerlo integralmente. Superiore ad ogni altro mistero. L’incomprensibile mistero perché il Sublimissimo mistero. (…)  Più forte è l’amore – (…) e più forte è la conoscenza , perché più ridotta la distanza, perché più unita l’anima al Dio che  scende….Az 16-6-46

  • Dio è eternità, perciò è continuità. Non vi sono fratture nelle sue opere. Una genera l’altra, come i Tre procedono l’Uno dall’Altro. La triade ha impresso il suo sigillo e somiglianza sulle sue azioni. Perciò esse sono uniformi e multiformi, ma non mai scisse o interrotte. Infinita ed eterna e inestinguibile catena d’amore, perché tutto è amore ciò che Dio opera, che procede per anni e per secoli senza interruzione. Az 16.6.46

  • Gesù Cristo è il compendio dell’amore dei Tre. Ora ti dico che l’Eucaristia è il compendio dell’amore di Gesù in cui è già il compendio del Trino Amore Perfetto. Az 20.6.46

  • Dio è Carità. Chi ha carità ha in sé Dio. Gesù SS, te l’ho detto, è il compendio della Carità dei Tre Divini. Perciò chi ha in sé Cristo è ripieno della pienezza di Dio.
    Nell’antica Legge, nel tempo antico, gli ebrei avevano il Padre che empiva della sua Gloria il Tempio, e lo Spirito che dentro per dentro empiva di Sé qualche creatura. Ma nel Tempo Nuovo, nell’era di Cristo, i cristiani hanno non già la Prima o la Terza Persona. Ma hanno la completezza di Dio Uno e Trino in Gesù Cristo Signore SS.
    Lo hanno per la Grazia e per i Sacramenti  e specie per il Sacramento dell’Amore nel quale col Corpo, Sangue, Anima, e Divinità del Verbo Incarnato, sono il Padre e il Paraclito inscindibili dalla Divinità della Seconda Persona per la sublime Unità dei Tre Dei che sono un sol Dio. Az. 29.9.46

  • Il Cristo: Dio per Natura, Santo per volontà, uomo per Nascita. Questo è il Cristo, l’Essere perfetto in cui è una trinità di perfezioni riunite. La perfezione di Dio, la perfezione dell’Uomo, la perfezione dell’anima dell’Uomo-Dio. Nel Cristo il Verbo, ossia Dio come il Padre, nel Cristo l’Uomo, nell’Uomo l’anima piena di Grazia, ossia di Se stesso ancora. Se si potesse dire che Dio, sempre perfetto, ha potuto una volta superare Se stesso, lo si potrebbe dire contemplando  la trina perfezione  della Divinità, dell’Umanità, della Grazia, riunite nel Cristo in cui è la superperfezione di tutto ciò che è.
    Un Dio che genera da Sé il suo Unico Figlio e che di questo Figlio fa un giorno un Uomo, senza costringere il Divino a servirsi di un voler carnale per dare una carne all’Infinito. Un Uomo che per l’amore si forma come il diamante dall’igneo calore del profondo. L’amore della Divinità e l’amore della creatura Immacolata che si uniscono, e nella fornace caritativa, generano l’Amore degli amori, il Redentore di tutta l’Umanità
    . Az.12.1.47



    Dai Quadernetti
     
  • Essendo Maria Ss. così abbracciata – potrei dire: contenuta – nella  Ss. Trinità, nella quale Ella fu da prima che il tempo fosse, e della quale fu Tabernacolo, contenendo nel suo seno il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo col contenere il frutto benedetto del seno verginale, Gesù, nel quale era unità del Verbo col Padre e lo Spirito Santo, essendo Ella, così, l’amore dell’Uno e Trino Iddio, la Rivelazione è suo Tesoro, e Lei ne è Regina amata e soave, dispensiera della Sapienza, datrice della Parola. La Sposa e la Madre della Sapienza e della Parola, la verginale Sorgente che un Dio feconda e che dà i fiumi dell’Acqua viva che è Vita eterna a chi di Essa beve. 47.2 Q.etti 

  • Lei (Maria), disgiungendo le mani, mi indicò con la sinistra, ossia a levante di Lei, una specie di fuoco, o di astro o di gemma che di tutti e tre aveva somiglianza, che raggiava molto alto nell’azzurro terso di un cielo senza nubi, in un atmosfera limpidissima come è dopo un grande temporale che deterga l’aria da ogni impurità. Questo fuoco, gemma o astro, era fatto così per forma e aspetto e contenuto. Forma: (un quadrato con un triangolo sul lato superiore e un triangolo sul lato inferiore) Colore: Luce della più fulgida e chiara fiamma che fuoco possa sprigionare. O anche: Topazio con riflessi d’oro, o oro acceso, bellissimo. Contenuto: Disegni di fuoco, o di gemma e oro più chiaro erano tracciati nella gemma meravigliosa. Erano nel triangolo superiore e in quello inferiore, mentre nello spazio di centro era una stella (colore su colore) vivissima. Il suo splendore era dolce eppure fortissimo, quasi che tutta la luce del triangolo alto e di quello basso convergesse i suoi fuochi sulla stella facendola ancor più fulgida.
    I disegni erano intrecciati nel triangolo superiore, divisi in tre disegni minori nel triangolo inferiore. Ho pensato fossero lettere alfabetiche, ma non mi ricordavo averle viste mai.
    Capivo che Maria SS. Voleva che io venerassi quel segno, ma non capivo cosa poteva essere. (…). Maria SS. mi spiega il simbolo. Dice Maria:
    Il Segno vuol dirti questo: SS. Trinità in alto e il suo nome è scritto, in caratteri di fuoco sul fuoco, con lettere ebraiche antiche.
    Trinità minore in basso: la Sacra Famiglia, anche questa indicata con le iniziali ebraiche antiche di Gesù Messia, intrecciate a quelle della Serva di Dio e del Patrono di Cristo, in Se stesso, Uomo sulla Terra e nella Chiesa, suo Corpo Mistico.
    Fra L’uno e l’altro triangolo il segno di Colui che dalla SS. Trinità viene e che crebbe in sapienza, età e grazia fra Me e Giuseppe, il segno di Colui che, Figlio di Dio e per opera di Spirito Santo concepito, prese carne e nacque dalla Vergine, congiungendo così le due Nature in un unico Essere il cui Nome sin qui noto è: Gesù: Salvatore, ma il di cui vero Nome è “noto a Lui solo” e vi sarà rivelato nella luce trionfale della Gerusalemme celeste e compiuta.   E quel vero Nome, che per ora è ignoto, è adombrato dalla stella luminosa nella fiammante insegna. Perché da ispirati  fu indicato col titolo di Stella di Giacobbe e del Mattino, Oriente, Luce.
    Al voler di Lui si piega il Padre suo, ed ogni mia preghiera è da Lui accolta perché sono la Madre. Senza di Lui non mi sarebbe dato trattenere i castighi  dell’ira divina. Ma ogni misericordia è ottenuta perché Egli è l’Amore misericordioso e il compendio di ogni amore divino e umano.
    Però, adorando Lui che in anticipo ha impetrato e con smisurato sacrificio, ogni bene per voi, ogni pietà, adora l’Unità e Trinità SS. dalla quale il Verbo è venuto a essere Redentore, e prega non Me sola ma bensì anche il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, Gesù, Giuseppe, Maria, vostro Dio e vostri amici misericordiosi. (Quadertetti 31.5.48  -  48.15)

      
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