Il Battesimo
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Vi è Battesimo e Battesimo. Voi tutti che siete cattolici avete il Battesimo che lava la Colpa d’Origine e che dovrebbe avere le stesse conseguenze di santità per tutti, se tutti miraste al Cielo, in luogo di essere confitti con gli occhi dello spirito e con le radici del vostro essere, nel fango della Terra.
Il Battesimo, sacramento da Me istituito in luogo del battesimo di Giovanni precursore, ha in sé tutti gli elementi per portarvi alla santità. Vi dà la Grazia e chi ha la Grazia ha tutto.
Siete voi che della Grazia non tenete conto e la gettate come inutile dono. Fra il severo dovere per essere fedeli a questa Grazia, la quale non è altro che Dio in voi con tutti i suoi doni, e il facile compromesso con la carne e il sangue, col denaro, col Male, pur di godere, o credere di godere duranti quei pochi attimi di eternità che sono la vostra vita sulla terra, voi preferite il compromesso.
Quando il Figlio di Dio, Colui che vi ama, viene fra le turbe segnate del suo indelebile segno, quel segno che è più glorioso di una corona regale perché vi dà una regalità ultraterrena di figli ed eredi dell’Altissimo Re, trova che pochi hanno lottato contro l’istinto e contro Satana, o lavato le macchie di Satana e dell’istinto col pentimento, in modo da avere terso e operante quel segno di predestinazione. A quei pochi, i diletti del Cuore mio, Io, Figlio di Dio al quale ogni potere di giudizio è deferito dal Padre, vengo ad impartire un battesimo di fuoco ardente, che arde e consuma in loro ogni umanità per fare libero lo spirito e renderlo capace di ricevere lo Spirito che parla.
Selezione severa ed elezione dolorosa nel suo gaudio, poiché chi non è mondo, chi non è mantenuto o reso mondo dall’amore e dal pentimento, non può essere accettato per mio grano. La pula sterile e vuota, il loglio e la cuscuta dannosa, gli inutili viticci parassiti, saranno separati dal mio rigoroso esame. 27.10.43 dai Quaderni -
Il Battesimo “E’ quel sacramento che cancella il peccato originale e ci rende la Grazia”(…).
Ma molto pochi andrebbero più in là col pensiero sino a sviscerare cosa è il Battesimo veramente, di che è formato, la sua natura vera, celato sotto le sostanze usate per il rito. (…) Veramente verrebbe, tanto in questi pueri, come nei loro padri e padrini, un profondo amore per il Cristo, un amore tale che tratterrebbe dal peccare, un amore così forte da portare ad opere sante per compensare il dono ricevuto all’inizio della vita e, con l’amore, saldare il debito che abbiamo verso il Cristo così come, con il dolore, saldare quello verso l’ Altissimo. (…)
Questo trattenere dal peccare, questa riconoscenza amorosa verso Colui che vi rende la natura di figli di Dio – la compartecipazione, attraverso la Grazia, alla Vita, alla gloria, alla divinità – viene spontanea in chi sa contemplare il Battesimo per ciò che è realmente.
Esso è l’immersione nel patimento di Gesù, nelle sue lacrime, nel suo Sangue, nelle sue umiliazioni, nella sua morte. Questo è sotto la specie dell’acqua. Il Vincitore della Morte è morto per distruggere la più vera morte: quella del peccato. E si è svenato per darvi di che far bianche le vostre anime e si è fatto squarciare il petto per accogliervi nel cavo del suo Cuore. E di là risorgiate a vita di Grazia.
Vincitore e consumatore, Egli ha vinto e consumato. Ma si richiede che l’uomo lo secondi acciò il Sangue dell’Agnello non gridi contro voi come contro i sacrileghi derisori e dissipatori del suo Sacrificio.
Se il cattolico pensasse queste cose non chiamerebbe più il Battesimo “cerimonia”; lo vedrebbe non soltanto come Sacramento che rende la Grazia e annulla la Colpa, ma come olocausto del Cristo che si è svenato per darvi il lavacro che toglie il Male e fa partecipi del Bene; per farvi, da creature, semidei; per infondervi le Virtù indispensabili per salvarvi e perciò anche per rendervi capaci di comprendere la Sapienza, credere, sperare nella Misericordia. Chi è nato e risorto nel Sangue di Cristo e resta fedele a quel Sangue non muore più, ma vive in Gesù Cristo Salvatore, avendo, come Lui, vinto il mondo e Satana nelle concupiscenze domate. Az. 21.7.46 - Essere battezzati, cresimati, assolti, comunicati, poco è, se sono inerti i doni. Tutto è, se il buon volere della creatura rende attivi i doni ricevuti attraverso i Sacramenti e rende realtà eterna la speranza che allieta l’esilio dei vocati da Dio al grande popolo di Cristo. Az. 6.10.46
- Oh! quando si benedice il Fonte battesimale si versano nello stesso le sostanze che la liturgia prescrive. Ma non pensate che in ogni fonte battesimale, a far valido lo strumento, onde rigeneri alla Grazia, all’acqua naturale, si è infusa, per prodigio divino, una stilla meritevole di quell’acqua SS. uscita dal petto squarciato dell’Agnello crocifisso? Questa è l’acqua che rigenera l’uomo, annullando la colpa d’origine! Quella che è tratta dall’Agnello immolato per la Redenzione degli uomini, colpito anche oltre la morte perché non sussistesse dubbio, svuotato da ogni resto vitale, fin dell’acqua dopo il Sangue, perché la grandezza della Colpa esigeva la “totalità del Sacrificio”. Az. 28.4.46
- Essere battezzati, essere cristiani in virtù del S. Battesimo, essere perciò nati alla Luce, viventi nella grande società dei “viventi”, è grande cosa. Ma non basta ancora. Basterebbe se nella puerizia materiale l’anima venisse richiamata a Dio. Allora altro non è richiesto per entrare a far parte del gioioso popolo dei Cieli. Ma, come il nato di donna cresce in età, deve, a somiglianza del Primogenito di tutti i nati, di tutti i “viventi”, crescere anche in sapienza e in grazia davanti a Dio ed agli uomini. Az. 29.12.46
- Non è sufficiente avere il Battesimo e gli altri divini aiuti per essere salvi e gloriosi, ma ci vuole la buona volontà. Perché il possesso del Regno eterno non è dono gratuito ma è conquista individuale mediante lotta continua. Az.2.2.47
- Giovanni, per esempio, usava l’immersione nell’acqua per dare una figura della mondezza dai peccati. In realtà più che l’acqua che lavava le membra era utile la mortificazione di confessarsi immondi per peccati fatti. Io pure avrò il Battesimo, il mio Battesimo, che non sarà semplicemente una figura, ma sarà realmente detersione della macchia di origine dall’anima e restituzione alla stessa dello stato spirituale che possedevano Adamo ed Eva avanti la loro colpa, qui aumentato ancora perché dato per i meriti dell’Uomo-Dio. (…)
Non sarà dunque l’acqua, ma la parola del Sacerdote, membro della Chiesa di Cristo, consacrato al suo servizio, o di altro vero credente che in casi eccezionali lo sostituisca, quella che opererà il miracolo della redenzione dalla colpa di origine del battezzato. (…) Se un adulto si battezzerà, insieme alla colpa di origine si annulleranno le altre colpe. 259.3
- Non è nulla ricevere il Battesimo e gli altri Sacramenti (…) se non vivete perseverando “ben fondati e saldi nella fede, immobili nella speranza del Vangelo”: Anzi, questi doni di valore infinito, si ritorcono a vostra condanna, perché, più è chiesto a chi più è dato. Perché il Vangelo è Vita, perché i Sacramenti sono Forza, perché nel Cristianesimo tutto è attivo e guai a quelli che con tanta Vita infusa in loro, sono dei tiepidi, degli ignavi che vegetano senza lavorare con le grandi potenze che sono a loro state date per comparire sempre “santi, immacolati, irreprensibili davanti all’Altissimo”. Ma avervi creato non basta a Dio. Perfezione del Creato, Egli vuole abitare in voi con la sua perfezione Trina, possedervi prima di darsi al vostro possesso in eterno, godervi prima che voi lo possiate godere in Cielo. Ecco allora il Cristo che, ubbidendo al Padre e all’Amore, s’incarna e s’immola per fare dell’acqua battesimale non un rito ma una vita. Questo fa il Cristo: v’innesta alla Vita e il Battesimo è l’operatore. (…) Vi prende morti, v’immerge nell’onda che è acqua, ma in realtà è sangue, il Sangue mio, e vi restituisce “vivi” della Vita che è Grazia. 17.9.47
- Al finire dei tempi coloro che non furono battezzati con l’acqua saranno battezzati col Fuoco, ossia con la Carità data a premio dello loro carità. Rm. 25.1.48
- L’amore, veramente vissuto e praticato e il pentimento sincero del male potuto involontariamente commettere, sono battesimo di desiderio, valido a dare la partecipazione implicita al Corpo Mistico e quindi la partecipazione alla Grazia. Solo Dio e gli uomini in cui Dio opera, conoscono le azioni divine per portare le creature umane a quella salvezza e a quel conoscimento celeste della Verità per cui sono state create. 181 - Rm. 11.6.48