Unzione dei malati
- La vita dell’uomo è una via.
L’entrata dell’uomo nell’altra vita dovrebbe essere l’entrata nel regno. Ogni re è unto e profumato prima di ascendere al suo trono e mostrarsi al suo popolo. Anche il cristiano è un figlio di re che percorre la sua via, diretto al regno dove il Padre lo chiama. La morte del cristiano è l’entrata nel Regno per ascendere sul trono che il Padre gli ha preparato. Non è spaventosa la morte per chi non teme Dio sapendosi nella sua grazia. Ma per colui che deve salire sul trono è bene sia purificata la veste da ogni detrito perché si serbi bella per la risurrezione e sia purificato lo spirito perché splenda sul trono che il Padre gli ha preparato per apparire nella dignità che a figlio di sì gran re si conviene.
Accrescimento della Grazia, cancellazione dei peccati di cui l’uomo abbia pieno pentimento, suscitatrice di ardente anelito al Bene, datrice di forza per il combattimento supremo sia l’unzione data ai morenti cristiani, anzi, ai nascenti cristiani perché in verità chi muore nel Signore nasce alla vita eterna.
Ripetete il gesto di Maria di Magdala sulle membra degli eletti. E nessuno lo reputi indegno di lui. Io, Gesù, l’ho accettato quell’olio balsamico da una donna. Ogni cristiano se ne tenga onorato come di una grazia suprema da parte della Chiesa di cui è figlio e lo accetti dal sacerdote per detergersi dalle ultime macchie. E ogni sacerdote sia lieto di fare l’atto di amore di Maria verso il Cristo penante, sul corpo del fratello morente.
In verità vi dico che ciò che non avete allora fatto a Me, lasciando che una donna vi superasse, potete farlo in futuro e per tante volte, quante con amore, vi curverete su uno che muore per prepararlo all’incontro con Dio.
Io sono nei mendichi e nei morenti, nei pellegrini, negli orfani, nelle vedove, nei prigionieri, in chi ha fame, sete o freddo, in chi è addolorato e stanco. Io sono in tutte le membra del mistico mio Corpo che è l’unione dei miei fedeli. Amatemi in essi e riparerete al vostro disamore di tante volte, dandomi grande gioia e dandovi tanta gloria. 635.1 - Olio che mondi nell’ora estrema per preparare all’ingresso nella dimora che vi ho preparato. 2.8.43
- Un olio ti ha liberato e da schiava del Nemico ti ha fatto figlia di Dio. Un olio ti ha fatto milite di Cristo. Un olio ti faccia compartecipe del Regno. L’anima che entra nella gloria diviene regina e per i re, era necessaria l’unzione.
Voglio che anche le appannature dei passati peccati siano cancellate da te. Quando sarà l’ora, devi venire incontro, vergine saggia e previdente, con tutti gli ornamenti atti alle nozze. 30.8.43 - Non è nulla ricevere il Battesimo e gli altri Sacramenti, meno la Confessione in punto di morte e che sia sincera e leale, e l’Olio Santo, se non vivete perseverando “ben fondati e saldi nella fede, immobili nella speranza del Vangelo”. Anzi, questi doni di valore infinito si ritorcono a vostra condanna. Perché più è chiesto a chi più è dato. Perché il Vangelo è Vita. Perché i Sacramenti sono Forza. Perché nel Cristianesimo tutto è attivo e guai a quelli che con tanta Vita infusa in loro, sono dei tiepidi, degli ignavi che vegetano senza lavorare con le grandi potenze che sono state date loro, per comparire sempre “santi, immacolati, irreprensibili davanti all’Altissimo”. 17.9.47